Oggi, durante i miei pellegrinaggi lavorativi in giro per Roma, sono ripassato a Via Veneto e mi sono fermato un po’ davanti a quello che era uno dei simboli della Dolce Vita.
Ve la ricordate, si, la Dolce Vita? Fior di fotografi scatenati a documentare la bella vita di cui Via Veneto era il centro dell’universo. Tutti i Vip degli anni 60 a spasso per la via, seduti ai tavoli di bar bellissimi. Un’immagina che spingeva la nazione a crescere sempre più.
Ora ci sono le casette di neve…
Qualche passo più avanti, lo scheletro del Cafe’ de Paris, chiuso ormai da anni, parecchi anni, a causa infiltrazioni mafiose, impicci. Di lui ormai solo una scatola vuota piena di mondezza.
Fermarsi davanti alle insegne scolorite dal tempo e a porte chiuse da anni fa pensare.
A peggiorare la cosa, tra una porta e l’altra due cornici con tante foto di quello che era stato il periodo d’oro di questa Via. Persone famose, amate dal pubblico che amavano soffermarsi in questa via.
E da a una parte, ciliegina sulla torta, una targa dedicata a Fellini, colui che ha dato il La alla Dolce Vita.
Il tutto a ricordare fasti che stuzzicano solo i turisti ma che ormai sono morte e sepolte da una storia recente decisamente più brutta.