Ho dato via tutta la roba reflex. ANATEMA!
Tranne una Nikon D750 che ho tenuto per le cose più tecniche e un paio di macchine sempre reflex ma analogiche, il resto è stato ceduto e sparso ovunque, da Trieste alla Sicilia.
A parte le macchine 6×6 e trappole varie di epoche passate, ora la quotidianità è una Sony A6000 apsc con ottica 16 mm nemmeno blasonata oltre a un ovetto Olympus caricato con una pellicola in bianco e nero.
Avevo perso la voglia di fare foto, totalmente.
Troppi tecnicismi, troppo peso da portare con me, troppa roba che copriva il vero piacere.
La Sony me la tengo in tasca o al massimo nella borsa. Leggera e pratica. L’ovetto uguale, piccolo e pratico: apri il coperchio e scatti.
Ora click come se non ci fosse un domani, con la gioia di un bambino che si trova tra le mani il giocattolo tanto desiderato. Soprattutto, avendo una madre che ha superato gli 80 e che nonostante tutto ha affrontato mille acciacchi con la grinta di una marchigiana, ho iniziato a scattarle foto a ogni occasione.
Con i piedi per terra, un giorno resteranno solo quelle foto.
Saranno gli unici appigli. Avranno il compito di risvegliare tutti quei momenti che non si potranno ripetere.