E se ti trovi a puntare l’obbiettivo verso particolare inusuali e bellissimi…
Non me ne voglia il Caravaggio, ma se proprio quando arrivi scopri che la visita alle sue opere è consentita dopo le 16.30 di una calda domenica romana e tu sei li alle 10, fai spallucce, tiri giu’ due imprecazioni, dai una spallata alla guida rompicazzo che parla a voce alta a due che sembrano dei sordi mezzi ciechi e ti guardi intorno.
Roma, il centro dell’impero. Una volta.
Ora, le crepe tra umano e abbandono sono tante, troppe.
Dignità calpestata, è il primo pensiero che mi viene in mente.
Si racconta della stazione Termini e del suo inferno. Ma non è solo la stazione Termini l’emergenza. L’emergenza è nella gente in difficoltà, nelle persone abbandonate, nella povertà che avanza più velocemente della desertificazione.
Ogni angolo mostra tali crepe.
Questa è Trastevere, ma di angoli ce ne sono tanti come tanta è la disperazione.
