Pare ci siano due modi per pronunciare lo stesso nome, in base alla località.
Parliamo di Alabama, Stati Uniti, paese natale di un ragazzone partito da Roma con destinazione Canterbury.
Tanta voglia di parlare, tante risate, conoscenza della lingua italiana pari a 0, tante scarpe bagnate, mai preso un vero caffé italico.
Incrociato a mezza strada prima di san Miniato e lasciato la mattina dopo, troppo veloce per i miei programmi. C’è stato però il tempo di scambiare un po’ di chiacchiere, mandare giù una birra e una pizza insieme.
A proposito di pizza, questa la roba scelta dall’Americano a cui non mi sono tirato indietro: Pizza con Salame, Salame Piccante, peperoni, carciofini, olivi, frigitelli, pomodoro, mozzarella di bufala e non so che altro, il tutto sopra lievi tracce di pizza. Cavolo se era buona.
Parlare con un Americano è un bel test: veloce, senza pause, parole a volte smozzicate – almeno secondo i miei standard – però alla fine ci si capisce lo stesso.
Mi ha raccontato cose interessanti, tipo che dalle sue parti tutto è privato e se ti vedono andare a piedi ti guardano parecchio strano e visto che ci sono più armi che alberi, la situazione non è il massimo. Non era mai uscito di casa e questa è la sua prima grande avventura: affrontare l’intero cammino che da Roma arriva fino in Inghilterra. Tempo stimato un tre mesi.
Un’altra cosa: ho imparato che le scarpe in Gore-Tex in caso si zuppino sono un bel dito in un occhio. Sono fantastiche fino a che non entra acqua, ma poi te le tieni bagnate perchè serve un miracolo per farle asciugare o forse un lavasciuga a gettone. Ho scelto scarpe da Trail; alla prima goccia si inzuppano ma si asciugano altrettanto velocemente, adattissime per climi normali.