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Vdd stories: i pensieri del giorno dopo

E qui la situazione si fa complicata.

Ora che si fa? I giorni passano, i pensieri si accavallano e la voglia di riprendere quello zaino cresce.

Nota: cresce la voglia di riprendere lo zaino, non cresce la voglia di trovarci dentro di nuovo quattordici chili.

In realtà non ho ancora capito cosa pensare.

Qualcosa si è rotto.

Non è stata solo una passeggiata di 6 giorni. E’ qualcosa di più complesso. L’avevo preso come un cammino solo per fare qualcosa di diverso, ma è maturato qualche altra cosa che ancora devo ben definire.

Qualcosa si è rotto.

Passare dal caos al silenzio, dando spazio solo ai pensieri ha creato uno stato sublime rotto violentemente dal ritorno alla cosiddetta civiltà.

Ho respirato aria pulita, ho visto luoghi fantastici, ho incontrato belle persone, ho mangiato, ho bevuto, sono stato bene. Ecco, questo, in sintesi. Tornare alla vita normale li per li è sembrato facile, ma i giorni passano e la voglia di rompere tutto si fa sentire.

Nel frattempo riprendiamo a passeggiare per Roma. Oggi ho girovagato per una zona che proprio non conosco, Prati, viale Mazzini, Oslavia; zone totalmente nuove e sconosciute e l’effetto di libertà ha fatto subito capolino.

Prossimo step: facciamo un libro di questo viaggio, qualcosa che possiamo toccare, leggere quando vogliamo, far vedere a chi lo desidera. Reale, insomma.

Poi puntiamo a un nuovo viaggetto intermedio:

1: qui in zona

2: torniamo in toscana, poi vi dico dove.